Quando tutto è silenzio, le cose cominciano a parlare: pietre animali e piante diventano fratelli e sorelle e comunicano ciò che è nascosto. (Ernst Junger)
Le piante: spesso diamo la loro esistenza per scontata. Esistono, sono lì per noi, sono lo sfondo rilassante delle nostre esistenze.
Vi siete mai soffermati a pensare che entrambi, noi e le piante, siamo imparentati da una fondamentale verità: all’interno di entrambi scorre energia vitale.
Avete mai pensato alla respirazione? Avete mai pensato che esista una relazione stretta tra il pigmento fogliare (la clorofilla) e il pigmento del nostro sangue (ematina)? Pensiamo all’apparato fogliare: il ritmo che scandisce la successione dei nodi ha un suo corrispettivo nella struttura ritmica della nostra colonna vertebrale, delle costole e del torace.
La respirazione e l’assimilazione clorofilliana hanno anch’esse un ritmo preciso che segue quello della luce, del giorno e della notte. Il sistema delle piante e la respirazione vanno in senso opposto l’uno dall’altro, di modo che mentre il sistema umano assorbe ossigeno e distrugge la sostanza carbonica, le piante assorbono dall’atmosfera acido carbonico ed espellono ossigeno.
Avete mai osservato un sistema respiratorio umano? La cavità polmonare con trachea e ramificazioni bronchiali possono essere viste come un albero ideale!
Ogni pianta, ogni fiore ci parla a suo modo con la sua forma, il suo colore, il suo profumo. Il viaggio che ci propone la sua osservazione da parte nostra, facendo tacere per un istante tutto il brusio della quotidianità, ci porta verso regni sorprendenti, e verso una contemplazione benefica e ristoratrice. Se camminiamo nel nostro giardino, grande o piccolo che sia, o in un bosco o in una strada di campagna, ci rendiamo subito conto di entrare in una dimensione ‘altra’ da quella della vita quotidiana: vedremo nei fiori lo specchiarsi della Bellezza, nell’erba la forza tellurica. Ci accosteremo al ciclo della vita, delle stagioni anche solo osservando la chioma di un albero, il cadere delle foglie ed il loro misterioso ritorno in questi giorni di marzo.
Molti filosofi del passato sostenevano che goni fiore incarna un’energia divina. Lo hanno spiegato ai nostri antenati attraverso i miti antichi: la quercia di Zeus, il pino di Attis, la vite di Dionisio non sono che esempi facili… ne illustreremo presto altri.
Questo perché uomo e pianta sono legate da fili ancestrali: l’uomo nasce da un ceppo; se è robusto non è forse ben piantato? E non si dice anche che la virtù alligna ed il vizio si deve sradicare?