In questi strani giorni in cui l’argomento dei nostri pensieri è purtroppo il virus che si diffonde, mi è tornato in mente un film famoso di Steven Soderbergh, Contagion del 2011. Uno dei protagonisti diceva di aver trovato una cura al virus che seminava il panico, ed aveva chiamato il farmaco ‘Forsizia’.
In effetti, quella che noi consideriamo una splendida pianta da giardino che illumina la fine dell’inverno con il giallo brillante dei suoi fiori, è stata recentemente studiata. Apprezzata da secoli nella medicina orientale -è originaria di Cina e Giappone- la Forsizia si è scoperto che contiene alcune sostanze (forsitioides e verbascotide) che risultano essere ottime come antinfiammatori e antiallergici.
Certo è che questa pianta della famiglia delle Oleraceae, crea dei bellissimi cespugli, forti, rigogliosi, rustici al freddo e resistenti alla siccità. Anzi, a volte sembra che il giallo intenso e brillante dei suoi fiori sia persino eccessivo in rapporto al resto della vegetazione ancora ferma per il riposo invernale.
Questo cespuglio deve il suo nome al leggendario botanico scozzese William Forsyth vissuto nella seconda parte del ‘700. Fu a capo dei giardinieri che curavano uno tra i più antichi giardini botanici inglesi, quello di Chelsea, e fu anche a capo di quelli di Kensington Palace sotto il regno di re Giorgio III.
La forsizia è dunque un cespuglio folto, dalle foglie allungate, verde chiaro che nascono dopo la fioritura che avviene sui lunghi ed elastici rami. Non richiede terreni particolari, si adatta ad ogni esposizione. La potatura va eseguita dopo la fioritura per aiutare la pianta ad emettere nuovi rami e per rinnovare il cespuglio.